La mammografia è un esame radiografico (impiegata bassa dose di raggi X – circa 0.7 mSv) che consente di visualizzare precocemente la presenza di noduli non ancora palpabili che possono essere dovuti alla presenza di un tumore.
Viene utilizzato come strumento diagnostico per identificare tumori e cisti. È stato provato che la mortalità per tumore al seno è ridotta per chi si sottopone all’esame: per questo viene consigliato un esame del seno periodico (ogni anno per le donne che hanno fattori di rischio, per esempio un pregresso tumore al seno o familiarità per esso, o al massimo ogni due anni in tutte le restanti donne che non hanno alcun fattore di rischio) tramite mammografia.
La dotazione strumentale per la mammografica è disponibile presso:
- Presidio Ospedaliero di Locri
- Presidio Ospedaliero di Polistena
- Polo Sanitario Reggio Calabria Nord
MAMMOGRAFO con tomosintesi e sistema stereotassico HOLOGIC INC modello SELENIA DIMENSIONS
Si tratta di una macchina di ultima generazione che permette una visualizzazione volumetrica in 3D ad alta definizione della mammella.
Con questa metodica si esegue una mammografia digitale volumetrica con singole proiezioni acquisite in rapida sequenza da diverse angolazioni intorno alla mammella. Successivamente con il supporto di differenti algoritmi di ricostruzione, la mammella viene visualizzata sia nei singoli strati acquisiti sia sotto forma di immagine tridimensionale, rotante nei tre piani dello spazio.
La ricostruzione tridimensionale e la visualizzazione a strati permettono di superare uno dei limiti principali dell’imaging bidimensionale ovvero il mascheramento di lesioni causato dalla sovrapposizione di strutture normali evidenziando quei noduli che, a causa della loro sede, non sono altrimenti identificabili per la presenza di strutture sovrapposte e differenziando le lesioni vere e proprie dagli artefatti di proiezione.
Il risultato è pertanto un’aumentata accuratezza diagnostica con notevole vantaggio, in particolare, nello studio dei seni densi. La dose erogata per l’acquisizione con Tomosintesi non supera quella di una mammografia tradizionale in due proiezioni.
L’esame risulterà meno doloroso per la paziente in quanto la compressione necessaria è inferiore rispetto all’esame tradizionale. La visualizzazione volumetrica 3D consente inoltre di ridurre il numero dei richiami delle pazienti da sottoporre ad ulteriori accertamenti e riduce inoltre il ricorso a biopsie non necessarie.
Sono stati svolti diversi studi che mostrano un miglioramento delle prestazioni legato all’uso della Tomosintesi come metodo di indagine ausiliario all’esame mammografico.
Strumentazione
Presso i P.O. di Locri e Polistena e all'ambulatorio di Reggio Calabria è in dotazione la console ATEC Sapphire®, un sistema VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy) per biopsia mammaria, che viene utilizzata in accoppiamento con i manipoli ATEC® o Eviva®. Richiede un unico inserimento dell’ago nel seno per effettuare prelievi multipli, analizzare microcalcificazioni, masse, masse spiculate, densità simmetriche, lesioni multi-focali etc. Ha ottenuto l’approvazione FDA per la rimozione completa di lesioni benigne della mammella.
Presso il P.O di Polistena il mammografo è dotato di sistema stereotassico con Poltrona dedicata.